E’ tutta ambientata negli anni ’60 del Novecento e su un’isola greca, la terza e ultima opera giocosa della Trilogia Da Ponte-Mozart, Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti, rappresentata in nuova produzione al Teatro Comunale Nouveau di Bologna dal 25 maggio al 1 giugno 2025. Tre parallelepipedi alti, chiari, rotanti, con porte campeggiano sulla scena, fungendo sia da “quinte”, sia da elementi abitativi. Un’immensa distesa marina, dai colori tendenti al blu scuro e al nero, fa da sfondo all’intera opera. Ben si lega l’ambientazione al percorso trasformativo voluto dal regista Alessandro Talevi, compiuto dalle due coppie di ragazzi verso l’esplorazione di un’altra morale, diversa da quella imperante nei pregressi anni per convenienze e convenzioni sociali. Nel complesso, le tonalità sceniche tendono alla monocromia come per riflettere la morale un po’ arida dei primi anni Sessanta quando i giovani si vestivano in modo formale con giacca e cravatta e le ragazze indossavano abiti da cocktail alla Audrey Hepburn. Ma poi, nello scambio delle coppie, tutto cambia come alla fine di quei mitici e ruggenti anni Sessanta, divenendo più libero, colorato. E Don Alfonso, personaggio cardine che tira le fila della vicenda, attraverso il lancio di una scommessa sull’“infedeltà delle donne”, si fa promotore del cambiamento, insegnando ai ragazzi a sintonizzarsi sulla nuova filosofia di vita anche facendo indossare loro il nuovo look della cultura “hippy”.
In estrema sintesi la trama: Fiordiligi e Dorabella, due sorelle ferraresi, inizialmente disperate per la partenza dei rispettivi fidanzati, Gugliemo e Ferrando, verso il campo militare, finiranno per cedere, con la regìa del filosofo Don Alfonso e l’aiuto della cameriera Despina, alle lusinghe e corteggiamenti dei ragazzi travestiti da albanesi. La scommessa sortirà l’inversione delle coppie quale prova dell’infedeltà femminile.
Il cast cui ci riferiamo è il secondo, della recita pomeridiana del 30 giugno 2025.
Fiordiligi è Karen Gardeazabal, soprano dalla buona vocalità che svetta molto bene negli acuti. Ben calata nelle ritrosie del personaggio, esibisce una bella interpretazione della celebre aria di paragone “Come scoglio immoto resta” come del rondò “Per pietà, ben mio, perdona”, riscotendo appalusi a scena aperta.
Angela Schisano, nei panni di Dorabella, si muove con disinvoltura scenica facendosi apprezzare per la pastosità e corposità della voce. Nell’aria drammatica “Smanie implacabili” e in “E’ amore un ladroncello” esibisce un personaggio di grande carattere e determinazione.
Si distingue per uniformità, lucentezza e raffinatezza vocale il Ferrando di Francesco Castoro, tenore di grazia e di classe che affascina in modo particolare l’uditorio per l’interpretazione dell’aria “Un’aura amorosa” e del bel Trio “Soave sia il vento”.
Con agio e buona prestanza scenica, Francesco Salvadori esibisce un Guglielmo spavaldo e sicuro di sé. L’interpretazione delle arie “Non siate ritrosi” al primo atto e “Donne mie, la fate a tanti” al secondo è accurata, ben proiettata per ritmo e carattere.
Ottima la prestanza scenica e l’interpretazione vocale di Silvia Spessot, una Despina briosa e deliziosa, che esibisce una vocalità fluida e brillante in ogni suo intervento come nella bell’ aria “Amiam per comodo, per vanità”, apprezzata dal pubblico con calorosi applausi.
Disinvolto sulla scena con pregnante, solida e profonda voce è Davide Giangregorio nei panni di Don Alfonso.
Impeccabili gli interventi corali, Bella vita al militar” e “Benedetti i doppi coniugi” nel secondo atto, esibiti dal Coro del Teatro comunale, sempre ben preparato da Gea Garatti Ansini.
Molto ben riuscita è la recita grazie alla sapiente e chiara direzione orchestrale di Martijn Dendievel. La raffinata bacchetta belga ha valorizzato ed esaltato ogni elemento e aspetto musicale della partitura mozartiana, mantenendo costante l’equilibrio tra l’orchestra e i cantanti; con elegante gesto il giovane direttore ha saputo bilanciare i chiaroscuri e l’espressività della musica, fondendo sapientemente i timbri strumentali.
Non da meno è stato il contributo di Nicoletta Mezzini al Fortepiano per l’accompagnamento dei recitativi.
Al buon esito dello spettacolo hanno altresì contribuito Stefania Scaraggi per i costumi, Teresa Nagel per le luci, Marco Grassivaro (video), Danilo Rubeca, quale regista assistente e coreografo.
Alla fine, vivo successo per tutti!